Installare il fotovoltaico a casa. Pannelli, costi, risparmio e considerazioni.

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Installare un impianto fotovoltaico nuovo sul tetto della propria abitazione significa realizzare (limitatamente alla propria cerchia di amici e conoscenti) la profezia di Andy Warhol: si può riuscire ad assaporare il famigerato quarto d'ora di celebrità.

Ma trattasi di una celebrità un po' dubbia, poiché è un po' come ammettere di aver preso una rara malattia venerea: le reazioni degli amici spaziano dall'incredulità, alla curiosità morbosa, fino al rinnegamento dell'amicizia stessa.

La domanda che subito viene posta è "in quanto tempo riuscirai a ripagare i pannelli installati?" (classica domanda posta con sopracciglio incurvato, a rimarcare che la spesa che avete fatto è da folli). Spesso poi questa domanda vi sarà posta da chi magari ha speso 20.000 euro per la cucina o 10.000 euro per rifare il bagno.

Ed è proprio allora che la risposta dovrà essere puntuale e tagliente "e il tuo divano in pelle di foca monaca in quanto tempo si ripaga? e quel tuo SUV che sembra uno scaldabagno?".

Chiunque abbia un minimo di sale in zucca nutre una simpatia immotivata e irrazionale per i pannelli fotovoltaici, che se ci fermiamo a ragionarla, trova fondamento in varie affermazioni, come il fatto che non esiste altro manufatto in grado di funzionare ininterrottamente per 25-30 anni con manutenzione minima o inesistente. Nel passare degli anni, poi, è sempre più ovvio che la questione energetica sarà il problema sommo che ognuno di noi si troverà a fronteggiare, sia come bolletta da pagare, sia come disponibilità della risorsa.

 

Cosa serve per poter installare i pannelli fotovoltaici sul tetto della propria abitazione?

E' sufficiente una falda di tetto di proprietà o avuta in concessione, meglio se orientata verso Sud e di inclinazione ca. 25/30°. Importante sottolineare che orientazioni e inclinazioni diverse danno rese maggiori o minori di qualche punto percentuale ma non inficiano mai in maniera significativa il ritorno dell'investimento, poiché il sole è forte abbastanza da fare il suo lavoro anche con pendenze differenti.

Installare il fotovoltaico sul tetto di casa.

L'unica cosa veramente fondamentale da verificare è che il tetto sia sempre soleggiato: verifica non banale perché nuove costruzioni realizzate di fronte ai vostri pannelli, o anche la crescita di alberi potrebbero inibirne il funzionamento negli anni. La legislazione italiana, (come sempre peggiore delle altre nazioni) a differenza di quella tedesca ad esempio, non ha ancora integrato esplicitamente il "diritto al sole" tra i "diritti di terzi" da tutelare, e quindi vi è questo rischio.

Altra motivazione importante è quella di poter accedere ai finanziamenti regionali, che però non prenderemo in considerazione in questo articolo poiché vengono erogati e ritirati dal governo quando più gli piace (anche se sembra proprio che recentemente siano stati eliminati proprio per segare ulteriormente le gambe alle energie alternative in favore della costruzione di nuove centrali nucleari in Italia).

Decisa l'installazione è sufficiente scegliere la potenza di picco dell'impianto. In letteratura tecnica si trovano i dati di produzione annuale e diventa facile fare stime e capire che un impianto da 1 kw (pari all'occupazione di ca. 8 mq di tetto) genera una quantità di energia pari al consumo di un'abitazione di medie dimensioni (circa. 1300 kwh). Attenzione, è la produzione complessiva di un anno: ovviamente il pannello produce di più d'estate e meno d'inverno, di più se il cielo è sereno e meno se è coperto, non produce di notte, ecc. Ma il dato medio annuo è molto attendibile. Con questi numeri per capirci, si generano preventivi di realizzazione dell'impianto che si compongono come segue :

  • N° 12 pannelli di produzione italiana MEDSOLAR da 240 w/p:  2.592,00
  • Strutture in alluminio: 600,00 €
  • Inverter e quadretto di comando: 1.350,00 €
  • Posa in opera e cablaggio: 1.850,00 €
  • Progettazione, pratica Conto Energia e collaudo: 1.350,00€
  • Bollettini postali: 244,00 €

Totale della spesa: 7.986 + IVA.

I prezzi sono al netto di IVA, che comunque per gli acquisti in campo di risparmio energetico scende dal 20% al 10% (quindi 7.986 * 1,1).

Per chi non è pratico di questi impianti, l'inverter, sopra citato, è l'apparecchio che tramuta la corrente continua generata dai pannelli in corrente elettrica a 220V alternata, utile ad essere utilizzata dagli elettrodomestici di casa e ad essere riversata nelle rete elettrica.

Ogni anno escono nuovi tipi di pannelli, anche se la tecnologia di base è sempre la stessa e diventa possibile produrre energia elettrica a costi ancora più bassi di quelli sopra descritti. E' ovvio che chiedendo più preventivi si troverà la ditta in grado di fare il lavoro a prezzo minore, a parità di potenza erogata garantita.

A questo preventivo sommario vanno aggiunte alcune voci di cui mi sono occupato direttamente o tramite gli altri fornitori: 

Il montaggio dei pannelli è semplicissimo e rapido e richiede di norma 3 o 4 giorni di lavoro, compresa l'installazione dell'inverter nell'abitazione (a cui va trovato il posto prima di avviare i lavori). Le dimensioni sono quelle di una piccola caldaia.

 

Installato l'impianto quindi si avranno 5 vantaggi:

  1. Produrre energia pulita
  2. Risparmiare CO2
  3. Ricevere gli incentivi sulla produzione tramite il GSE con il contratto "conto energia" stipulato
  4. Vendere al distributore locale l'energia prodotta (incentivo riconosciuto dall'ACEA, sempre tramite GSE)
  5. Risparmio sulla bolletta (dell'energia prodotta di giorno e consumata di giorno)

Qualora il privato consumi più di quello che produce dovrà invece semplicemente pagare la sola differenza rispetto alla produzione, a tariffa normale come qualsiasi abitazione.

Esempio:

Se un impianto durante l'anno produce 3.000 kilowatt (pari ad un impianto di 2,4 kw/p ed una superficie occupata di tetto pari a meno di 20 mq), e in casa (durante i giorni) l'utilizzo è di 3.000 kilowatt verrà riconosciuta la tariffa incentivante per 3.000 kilowatt prodotti, mentre l'investitore pagherà al proprio distributore locale a tariffa normale i soli 200 kilowatt di differenza. Questo vuol dire che il ritorno dell'investimento E' MENO DI 7 anni e mezzo. Il vantaggio del CE rispetto al tradizionale contributo in conto capitale è che, essendo pagata la produzione, il proprietario è incentivato a tenere l'impianto sempre nella massima efficienza. 

Vi sfido a trovare oggi un altro investimento che garantisca il 14% annuo per 20 anni non tassati, (esclusi i traffici illeciti).

L'aspetto economico più interessante è la valorizzazione della casa: tra qualche anno, quando la bolla immobiliare sarà scoppiata e la crisi energetica sarà manifesta, potrebbero valere più i pannelli della casa che c'è sotto :)

L'impiantino fotovoltaico ha un valore educativo oltre che energetico: mostra a chi lo guarda che l'energia non è il magico spirito santo che pervade tutti gli uomini per diritto di nascita ma un qualcosa su cui ognuno si deve impegnare.

E io mi sento, concedetemi un pochino di vanagloria, come immagino si sentì Noè quando completò l'Arca: guardando le nubi nere all'orizzonte mi dico "adesso lascia che piova".

"E ora con l'aiuto del sole vincerò!" Aran Benjo - Daitarn III

 

 

Resoconto dopo 2 anni di fotovoltaico domestico

Dopo 2 anni di produzione di energia fotovoltaica possiamo raccontare la produzione e il guadagno del nostro impianto da 4.320 kw di potenza (18 pannelli, un inverter ed un contatore bidirezionale per lo scambio sul posto, consolidati con il 4° conto energia).

  • 11.500 euro investiti per la realizzazione dell'impianto
  • oltre 10200 kw di energia prodotti incentivati a 0.24 euro a kw prodotto dai fondi europei tramite GSE
  • oltre 6.300 kw di energia immessa in rete e pagata da Acea Energia a 0.11 euro a kw
  • bollette Acea per il consumo energetico a 0 euro mese
  • soddisfazione di aver contribuito al miglioramento del pianeta
  • modifica delle abitudini di consumo (lavatrici durante le ore di sole per massimizzare il consumo dell'energia prodotta)

L'investimento di 11.500 euro di questo passo sarà ripagata dagli incentivi e dal risparmio energetico in 6 anni (ulteriori 3 anni) mentre produrrà circa ulteriori 27.000 euro nei prossimi 14 anni in cui gli incentivi saranno erogati dal GSE.

Ricordiamo che la produzione è massima nei mesi di luce, mentre è minima nei mesi invernali. Giugno e settembre rappresentano i mesi di picco poiché in luglio e agosto il calore elevato dell'atmosfera porta i pannelli a raggiungere temperature di 80°, che riducono leggermente la produzione di corrente elettrica.


  


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