Le casette per gli insetti, un micro arredamento in legno per il gardino
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Questa volta ci perdiamo in dettagli e inezie. Girovagando per vivai e negozi di giardinaggio abbiamo trovato molte versioni di queste simpaticissime casette di legno, dal prezzo medio di circa 10 euro e realizzate per ospitare gli insetti del vostro giardino.
Di certo gli insetti non hanno bisogno di un hotel realizzato su misura dall'uomo, ma così come gatto e cane sono abituati a dormire in soffici casette, perché non offrire un riparo ecosostenibile anche agli amici insetti?
Eccovi quindi una fotografia di tutte le casette simpatiche in mostra al vivaio Solara di Roma (zona Axa), ma che possono essere acquistate in qualsiasi negozio di botanica o di giardinaggio.
Per i più audaci, la sfida è realizzarne uno con gli arnesi da legno. Le casette sono realizzate con scomparti di varie dimensioni, per ospitare insetti di dimensioni differenti tra loro e recano spesso cartelli con scritto "Insect Hotel" e simpatiche frasi simili.
No sono graziosissime?
Le casette possono essere appese su supporti di ferro o legate ai rami degli alberi, per penzolare liberamente a qualsiasi altezza. Ma gli insetti ci andranno davvero?
Dalla prova che abbiamo fatto noi (ne possediamo una da almeno due anni), non vi sono insetti all'interno della casetta (esposta nel portico di fronte casa).
Avendo però un via-vai di uccelli sostenuto nel nostro portico (rondini e merli), che spesso vengono anche per mangiare i croccantini della gatta.
Può darsi che il nostro hotel degli insetti si sia trasformato a tutti gli effetti nella "fregatura mortale per gli insetti".
Di sicuro la casetta degli insetti arreda il portico in modo originale e simpatico, realizzato con materiali riciclati o comunque a impatto zero, e che volendo può essere illuminato con una piccola lampadina a led arancione dall'interno (stile zucca di halloween) per impreziosire il vostro giardino di notte.
Le casette di legno possono essere costruite con fantasia senza dover seguire necessariamente i pattern di quelle mostrate in queste fotografie.
In effetti, le fotografie mostrano esempi di casette molto diversi tra loro.
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Le scarpe chiodate per arieggiare il prato: funzionano?
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In tanti anni di manutenzione e gestione del nostro prato seminato o pronto e di approfondimenti con amici, proprietari di vivai e di agricole, abbiamo provato di tutto. Una delle esperienze più negativamente simpatiche è stata quella delle scarpe chiodate, indossate con la convinzioneche saremmo riusciti ad aereare la terra e rinverdire il prato. Abbiamo così acquistato, per una cifra intorno ai 15 euro, un set di scarpe chiodate da montare. Nella scatola abbiamo trovato le due piastre su cui poi legare le fibbie che le fisseranno alle vostre scarpe da ginnastica, i chiodi e dei bulloni. Il montaggio è smeplice e richiede al massimo 10 minuti. Una volta indossate, passerete qualche ora di ginnastica spinta a cercare di camminare senza cadere in terra.
Il problema più importante è che purtroppo questa strategia di aereazione non ha portato frutti.
Come abbiamo testato le scarpe?
Il modo migliore per eseguire un test era concentrarci su quattro aree del giardino: due identiche tra loro (una da calpestare e l'altra no) e altre due identiche a loro (una da calpestare e l'altra no). L'obiettivo è stato quello di testare l'efficacia dell'aereazione su due tipologie differenti di prato:
- il prato calpestato quotidianamente in cui il suolo è stato compresso e l'erba cresce meno rigogliosa
- il prato non calpestato, che godeva di miglior salute.
In entrambi i casi abbiamo calpestato con le scarpe chiodate una sola porzione di prato, per osservare nei 15 giorni successivi un'eventuale ripresa del prato calpestato con le scarpe chiodate. Pe assicurarci una buona riuscita dei test, abbiamo camminato per oltre 2 ore in un'area di prato di 80 metri quadrati, assicurandoci di riuscire a ripassare più volte su ciascun punto.
L'esito è stato nullo! Esattamente come se non le avessimo mai usate. E' difficile dire come mai tale strategia non abbia funzionato. Alcuni esperti dicono che il problema è che con le scarpe chiodate molti pensano di riuscire ad emulare il lavoro famoso di arieggiatori del terreno svolto dai lombrichi, dimenticando che la maggior parte del beneficio apportato dall'utilizzo dei lombrichi è legata invece al fatto che ingeriscono la terra rilasciandola dall'altra estremità arricchendola con gli escrementi fertilizzanti.
Inoltre, a differenza dell'aereazione con il rastrello, con cui si asporta anche l'erba morta, liberando il "sottobosco" del prato, le scarpe chiodate si limitano a praticare dei fori nel terreno, che spesso si richiudono in tempi rapidi, senza asportare il tappeto di erba morta che è uno dei principali fattori che riducono l'aereazione naturale del prato. La quantità di erba morta è dipendente da quanto spesso il prato ha sofferto e da quanto tempo non lo si asporta. Nei prati innaffiati più volte al giorno durante la fase estiva, si accumula un numero minore di erba morta.
Va detto inoltre che calpestare 160 metri quadri di giardino non è un'operazione rapida e che esistono metodi che, oltre ad essere più veloci, sono anche più proficui se il vostro obiettivo è quello di rinverdire il prato. Uno di questi è descritto qui.
A seguito della rastrellatura dell'erba morta, il prato ha invece ripreso velocemente ossiggeno ricrescendo rigoglioso, senza l'apporto di alcun concime. E' proprio il caso di dire che molto spesso, come in altri settori hobbistici, i Clienti dei grandi negozi di giardinaggio vengono presi in giro dagli addetti ai lavori, che a volte consigliano prodotti senza avere maturato l'esperienza nell'impiegarli direttamente in prima persona.
Da Leroy Merlin, dove abbiamo acquistato le scarpe, il responsabile dell'area giardino ci aveva consigliato vivamente di utilizzarle poiché "dopo tanto tempo la terra si compatta rendendo difficile l'ossigenazione delle radici".
In realtà documentandoci in rete, qualche appassionato di giardinaggio racconta esiti positivi dell'impiego di scarpe chiodate, senza aver eseguito altre operazioni (fertilizzanti ecc...). La maggior parte degli utenti, degli amici e dei conoscenti con cui abbiamo avuto modo di parlare degli effetti delle scarpe chiodate hanno confermato la nostra perplessità, confermando invece la validità di altre scelte come la rastrellatura del feltro secco.
Sicuramente, vista la fatica necessaria a passeggiare con i sandali chiodati, un beneficio lo avrete, bruciando calorie e rimanendo in forma!
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Orto in giardino: irrigare i pomodori in modo intelligente
by admin
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Molti italiani coltivano pomodori nel proprio orto in giardino e molti si chiedono come poter migliorare l'irrigazione delle piante di pomodoro, considerando la grande quantità di acqua che richiedono e le particolarità dell'innaffiamento di questa pianta, che richiede, otre a una grande quantità di acqua, anche di essere innaffiata direttamente sulle radici e non sulle foglie. In questo caso, l'innaffiamento classico da giardino con schizzetti è sconsigliato.
Vediamo quindi come procedere per realizzare un sistema di innaffiamento che potrebbe essere poi collegato anche ad un'elettrovalvola per l'irrigazione automatica.
Per prima cosa le piante dovranno essere messe a terra con la giusta distanza l'una dall'altra (almeno 60 centimetri). Poi si dovranno scavare dei solchi con la paletta larghi 10 centimetri circa esattamente come mostrato nelle foto seguenti, creando un percorso intorno a tutte le piante. Usate la terra dragata dai canali per aumentare gli argini del terreno intorno ai canali.
Aprite l'acqua e godetevi la vostra opera di ingegneria idraulica.
Qui di seguito potrete visionare la riuscita dell'impianto di irrigazione per i pomodori, realizzato sul retro di casa. Il tempo di riempimento non è eccessivo (3 minuti per 8 piante).
L'ultima pianta viene raggiunta quindi circa 3 minuti dopo la prima.
In questo caso, per voler fornire alle piante 10 minuti di acqua è necessario impostare un'irrigazione di 13 centimetri. Il tempo di raggiungimento dell'ultima pianta varia da circuito a circuito.
Misurate il vostro con il cronometro per organizzare al meglio il flusso di irrigazione.
Qui sotto si vede l'inizio del circuito di innaffiamento, con il tubo giallo che riversa acqua nel primo cerchio.
Chiaramente un terreno in pendenza potrà giovare al progetto, permettendovi di raggiungere distanze molto più elevate rispetto agli orti in pianura, obbligandovi però a dover iniziare ad irrigare dalla parte più alta. Il tipo di terreno (porosità e capacità di assorbimento) determinerà la velocità con cui l'acqua riuscirà ad invadere il resto del canale. Aiutate l'acqua con la vanghetta in caso di intoppi e godetevi il risultato di tanto lavoro.
Questo sistema di irrigazione può essere sviluppato anche per altro genere di ortaggi e rapresenta una validissima opzione per riuscire a far circolare l'acqua in terreni in pendenza (o pianeggianti per piccole distanze). In alcuni casi è possibile cospargere il letto del canale con dell'argilla per aumentare l'impermeabilità dei condotti e quindi la distanza raggiunta.
L'argilla non dovrà ricoprire tutti i lati del canale (fondo e due lati), ma solo il fondo, permettendo all'acqua di toccare i lati del canale riuscendo comunque ad irrigare correttamente le piante anche se il fondo è stato impermeabilizzato.
Per contro, il circuito sarà molto più efficiente e raggiungerà l'ultima pianta in tempi molto minori rispetto al canale senza argilla.
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L'ufficio green in casa: sostenibilità ambientale al lavoro!
by admin
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Questo articolo è dedicato a coloro che hanno deciso di dedicare una piccola porzione della propria abitazione all'uso ufficio, sia per chi lavora sempre da casa, sia per chi si è costruito un piccolo distaccamento della propria azienda in casa.
L'arredamento del mini-ufficio e l'impatto aziendale
Oggi i temi green ed eco-sostenibili sono molto sentiti ed anche le aziende e gli uffici si stanno adeguando. Per favorire il risparmio energetico e abbassare le bollette, negli uffici si cominciano ad adottare strategie mirate, che riguardano soprattutto l'uso della corrente elettrica, il riciclo e lo spreco di carta e stampanti.
Per risparmiare corrente è sufficiente installare degli interruttori a timer nei luoghi di passaggio e spegnere le luci nelle stanze inutilizzate. I condizionatori, inoltre, devono essere tenuti a temperature “accettabili”: non è corretto pretendere stanze ghiacciate d'estate e tropicali d'inverno.
Per riciclare occorre prima di tutto dotare gli uffici di cestini differenziati, e poi diminuire i cestini generici, così da costringere le persone ad assumere nuovi comportamenti.
Per quanto riguarda carta e inchiostro, ci sono diverse soluzioni.
La prima è quella di tagliare a monte lo spreco di carta cominciando a stampare di meno. Le tecnologie informatiche e digitali danno infatti la possibilità di archiviare i documenti in formato digitale senza passare per la stampa. Per consultare i documenti, basta un terminale video qualsiasi e un sistema di archiviazione digitale.
Esistono delle applicazioni web chiamate software di gestione documentale a cui si accede tramite username e password da internet o da una intranet aziendale. Queste applicazioni permettono la conservazione in formato digitale dei documenti prodotti, la classificazione secondo criteri univoci e il download immediato in qualsiasi momento da parte degli utenti abilitati. Con i software di gestione documentale, peraltro, si risolvono anche molti problemi di spazio legati agli archivi aziendali.
Un altro strumento utile è il fax online: il fax online è un fax virtuale che sostituisce del tutto il fax tradizionale. Rispetto a quest'ultimo, infatti, non è un dispositivo fisico, ma un software che spedisce e riceve fax su una casella di posta elettronica in formato pdf. Se poi c'è davvero bisogno della versione cartacea, si stampa il documento, altrimenti lo si conserva in un archivio digitale grazie al software di gestione documentale.
Infine, un buon modo per ridurre gli sprechi di carta è il suo riutilizzo per appunti, ristampe e scarabocchi. Ricordare, infine, di buttare la carta che non si può riutilizzare nel secchio della raccolta differenziata, affinché possa ricominciare il suo ciclo di vita!
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La progettazione della sala hobby: non necessariamente sotto terra!
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Nonostante la maggior parte delle case moderne abbia metrature ridotte al minimo, all'interno delle case grandi è molto importante allestire la sala hobby nel modo giusto. La sala hobby è uno spazio destinato, appunto, agli hobby ed alle altre attività del tempo libero come il relax davanti alla tv, la cucina creativa, lo sport o le serate tra amici. Nelle villette, la sala hobby è solitamente la parte della casa situata al piano terra o nel seminterrato (livello -1). Nulla vieta, tuttavia, di creare una sala hobby anche in una qualsiasi altra parte della casa, come ad esempio in soffitta o in una stanza adibita a quest'uso. Va detto, però, che gli spazi al di sotto del piano terra sono più freschi d'estate e consentono un migliore isolamento acustico, utilissimo in caso di feste o cene con ospiti numerosi.
Sala hobby: cosa deve contenere
La sala hobby serve agli abitanti come spazio in cui dedicarsi ai loro interessi ed alle loro passioni. L'allestimento della sala hobby dipende pertanto dagli interessi dei suoi abitanti: se c'è uno sportivo, la sala hobby conterrà attrezzatura per allenarsi a casa; se qualcuno ama dipingere, dovrà esservi spazio per cavalletto e strumenti da pittore; se si ama la lettura, la sala hobby diventerà una piccola biblioteca. Quasi tutte le sale hobby hanno una piccola cucina, in più rispetto a quella principale della casa: questo consente a chi ama dedicarsi ai fornelli di portare avanti i propri “esperimenti culinari” senza il timore di sporcare o di lasciare sgradevoli odori in giro.
Lo spazio per il relax...
A prescindere da hobby ed interessi degli abitanti della casa, nella sala dovrà esserci necessariamente un angolo per il relax con un divano, dei cuscini comodi, una tv ed uno stereo. L'angolo relax può essere completato con un sistema di illuminazione creato appositamente o con delle candele. Nei punti strategici potranno essere posizionate riviste e tavolini.
...e quello per le feste!
Non c'è nulla di più bello che invitare a casa degli amici per festeggiare un evento o un'occasione speciale. La sala hobby è il luogo perfetto per la condivisione di questi momenti, ecco perché è importante che nella sala non manchi mai un grande tavolo per le occasioni conviviali. Ma la stanza non va mai riempita completamente; bisogna infatti lasciare lo spazio per una festa in maschera a carnevale, per un compleanno a ritmo di musica o per un capodanno scatenato!
Un consiglio: mobili e decorazioni resistenti
Molte volte, quando si arreda casa, si fa l'errore di scegliere mobili belli ma delicati, che tendono a rompersi o rovinarsi con facilità e che non possono essere sfruttati al meglio. In sala hobby questo errore va evitato a tutti i costi: proprio perché la sala servirà come luogo di relax, divertimento ed incontro con gli amici, sarà preferibile scegliere un arredamento più robusto. Anche la decorazione delle pareti e i materiali scelti per i pavimenti dovranno essere a prova di festa: alle pareti, una vernice o una carta da parati lavabile farà la differenza, mentre a terra meglio preferire un gres ad un parquet, o al massimo un laminato antigraffio ad un parquet massello tradizionale.
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